sabato 11 febbraio 2012

CITIES FIT FOR CYCLING


In November, Times journalist Mary Bowers was just yards from arriving at work on her bike when she was hit by a lorry. Mary, 27, is still not conscious and is making a slow recovery in hospital.

Tragically, such an accident is far from rare. More than 27,000 cyclists have been killed or seriously injured on British streets in the past 10 years.

On the urban roads of Britain today cyclists need to be fit for cities. Cycling should be both safe and pleasurable. Ministers, mayors and local authorities must build cities that are fit for cycling.

The Times has launched a public campaign and 8-point manifesto calling for cities to be made fit for cyclists:

  1. Lorries entering a city centre should be required by law to fit sensors, audible turning alarms, extra mirrors and safety bars to stop cyclists being thrown under the wheels.
  2. The 500 most dangerous road junctions must be identified, redesigned or fitted with priority traffic lights for cyclists and Trixi mirrors that allow lorry drivers to see cyclists on their near-side.
  3. A national audit of cycling to find out how many people cycle in Britain and how cyclists are killed or injured should be held to underpin effective cycle safety.
  4. Two per cent of the Highways Agency budget should be earmarked for next generation cycle routes, providing £100 million a year towards world-class cycling infrastructure. Each year cities should be graded on the quality of cycling provision.
  5. The training of cyclists and drivers must improve and cycle safety should become a core part of the driving test.
  6. 20mph should become the default speed limit in residential areas where there are no cycle lanes.
  7. Businesses should be invited to sponsor cycleways and cycling super-highways, mirroring the Barclays-backed bicycle hire scheme in London.
  8. Every city, even those without an elected mayor, should appoint a cycling commissioner to push home reforms.
(http://www.thetimes.co.uk/tto/public/cyclesafety/contact/)

LETTERA APERTA PER UNA CITTA' A MISURA DI BICICLETTA

Gentili direttori del Corriere della Sera, Repubblica, La Stampa, Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport, Il Messaggero, Il Resto del Carlino, il Sole 24 Ore, Tuttosport, La Nazione, Il Mattino, Il Gazzettino, La Gazzetta del Mezzogiorno, Il Giornale, Il Secolo XIX, Il Fatto quotidiano, Il Tirreno, Il giornale di Sicilia, Libero, La Sicilia, Avvenire.

La scorsa settimana il Times di Londra ha lanciato una campagna a sostegno delle sicurezza dei ciclisti che sta riscuotendo un notevole successo (oltre 20.000 adesioni in soli 5 giorni).

In Gran Bretagna hanno deciso di correre ai ripari e di chiedere un impegno alla politica per far fronte agli oltre 1.275 ciclisti uccisi sulle strade britanniche negli ultimi 10 anni. In 10 anni in Italia sono state 2.556 le
vittime su due ruote, più del doppio di quelle del Regno Unito.

Questa è una cifra vergognosa per un paese che più di ogni altro ha storicamente dato allo sviluppo della bicicletta e del ciclismo ed è per questo motivo chiediamo che anche in Italia vengano adottati gli 8 punti del manifesto del Times:

1. Gli autoarticolati che entrano in un centro urbano devono, per legge, essere dotati di sensori, allarmi sonori che segnalino la svolta, specchi supplementari e barre di sicurezza che evitino ai ciclisti di finire sotto le ruote.

2. I 500 incroci più pericolosi del paese devono essere individuati , ripensati e dotati di semafori preferenziali per i ciclisti e di specchi che permettano ai camionisti di vedere eventuali ciclisti presenti sul lato.

3. Dovrà essere condotto un’indagine nazionale per determinare quante persone vanno in bicicletta in Italia e quanti ciclisti vengono uccisi o feriti.

4. Il 2% del budget dell’ANAS dovrà essere destinato alla creazione di piste ciclabili di nuova generazione.

5. La formazione di ciclisti e autisti deve essere migliorata e la sicurezza dei ciclisti deve diventare una parte fondamentale dei test di guida.

6. 30 km/h deve essere il limite di velocità massima nelle aree residenziali sprovviste di piste ciclabili.

7. I privati devono essere invitati a sponsorizzare la creazione di piste ciclabili e superstrade ciclabili prendendo ad esempio lo schema di noleggio bici londinese sponsorizzato dalla Barclays

8. Ogni città deve nominare un commissario alla ciclabilità per promuovere le riforme.

Il manifesto del Times è stato dettato dal buon senso e da una forte dose di senso civico.

È proprio perché queste tematiche non hanno colore politico che chiediamo un contributo da tutti voi affinché anche in Italia il senso civico e il buon senso prendano finalmente il sopravvento.

Vi chiediamo di essere promotori di quel cambiamento di cui il paese ha bisogno e di aiutarci a salvare molte vite umane.

(http://italiancyclechic.com/2012/02/09/lettera-aperta-per-una-citta-a-misura-di-bicicletta/)